“Precoce significa il prima possibile, il che in questo caso si traduce nell’osservare il ritardo nella comparsa di una funzione rispetto alla fase tipica in cui, normalmente, tale abilità compare nei bambini: come quando ci accorgiamo che i fiori tardano ad arrivare, perché le gemme non si schiudono.”
Il mio obiettivo negli anni è stato quello di osservare ed intercettare eventuali difficoltà ancor prima che si manifestino, giocando d’anticipo…. Quando la neuroplasticità è ancora tale da contenere eventuali disturbi.
Il linguaggio è una funzione importante che talvolta si può sviluppare in ritardo o con anomalie.
” Mio figlio non parla ma capisce tutto”
L’obiettivo è quello di osservare e individuare precocemente eventuali difficoltà nei bambini.
Questo passaggio è una fase delicata per i bambini, soprattutto se ci sono stati dei ritardi nell’acquisizione delle tappe di sviluppo.
“Mio figlio sarà pronto per la prima?”
L’obiettivo è quello di somministrare test standardizzati che consentono di verificare l’apprendimento dei prerequisiti (competenze metafonologiche, abilità grafo-motorie ecc).
La diagnosi di DSA può essere fatta tra la classe 2-3 elementare, tuttavia intervenire prima migliora la prognosi e l’apprendimento.
“Mio figlio non vuole studiare”
L’obiettivo è di individuare precocemente i campanelli d’allarme.
Il gioco ci permette di capire i processi cognitivi dei bambini, gli interessi, le abilità linguistiche e motorie, la relazione con i pari, l’organizzazione dello spazio …
“Mio figlio non gioca con gli altri”
L’obiettivo è quello di favorire la condivisione, lo scambio e l’evoluzione dei processi cerebrali.
All’interno delle scuole sono stati proposti laboratori per il supporto e l’ampliamento delle competenze dei bambini. Il laboratorio è un’occasione per potenziare, attraverso il gioco e attività specifiche, quelle aree necessarie per un corretto sviluppo.
Durante la mia esperienza clinica ho compreso come per superare una difficoltà, una disabilità o un semplice disagio bisogna entrare in pieno contatto con il mondo dei bambini, insegnandone i meccanismi alle famiglie e agli operatori scolastici, al fine di creare nuove strade di apprendimento per i più piccoli e di insegnamento per i docenti.
La formazione che offro agli insegnanti ha l’obiettivo di aiutarli ad individuare precocemente i segnali di rischio, prevenendo così l’insorgenza di problemi emotivi, comportamentali, comunicativi e dell’apprendimento. I corsi proposti prevedono una parte pratica, nel corso della quale si acquisiscono tecniche e strategie utili per migliorare la gestione e la formazione dei bambini con disabilità.